Afternoon tea inglese: scones ricetta originale
Ricette,  Cucina Inglese

Scone, ricetta dei paninetti dolci inglesi protagonisti dell’afternoon tea

Ritorna la rubrica giro il mondo cucinando e continuo il racconto dedicato al rito inglese del tè delle cinque. In questo articolo ti lascio la ricetta originale degli scone (scones) inglesi che, insieme alla clotted cream e alla confettura rossa, sono i protagonisti indiscussi del cream tea e dell’afternoon tea in generale. Come avevo spiegato nel primo articolo (ti consiglio di leggerlo) di questo racconto, sono spesso posti nelle belle alzatine portate in tavola nelle sale da tè londinesi, non potevo far finta di dimenticarli. 🙂

Storicamente specialità gastronomica scozzese, gli scone sono dei paninetti dalla consistenza leggermente friabile e morbida, dal gusto neutro simili alla pasta brioche, ma molto meno dolci. Esistono tante varietà di scone: con uva passa, con gocce di cioccolato, con i mirtilli e anche in versione salata. Quasi sempre accompagnati dalla clotted cream e alla confettura rossa, ma buoni anche tiepidi con su un velo di burro o con il lemon curd.

Ecco cosa troverai nell’articolo, clicca sul link in verde se vuoi leggere una parte in particolare:

Ma ora basta chiacchiere, allaccia il grembiule, partiamo! 😉

Scones con clotted cream e confettura rossa, ricetta facile

Ricetta originale degli scone inglesi, ingredienti e procedimento

Scone tradizionali per l'afternoon tea inglesi
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Scone, ricetta originale dei dolci immancabili all’afternoon tea

Gli scone sono dei paninetti dalla consistenza leggermente friabile e morbida, dal gusto neutro simili alla pasta brioche, ma molto meno dolci. Quasi sempre accompagnati dalla clotted cream e alla confettura rossa, ma buoni anche tiepidi con su un velo di burro o con il lemon curd.
Portata Dessert
Cucina Inglese
Preparazione 10 minuti
Cottura 15 minuti
Tempo totale 25 minuti
Porzioni 12 pezzi
Costo basso

Utensili

  • Taglia biscotti da 5 cm di diametro

Ingredienti

  • 350 g di farina 00
  • 8 g di lievito per dolci
  • 100 g di zucchero semolato
  • 80 g di burro freddo di frigo
  • 180 g di buttermilk (leggi le note)

Procedimento

  • Prepara tutti gli ingredienti e accendi il forno in modalità ventilata impostandolo su 180°C.
  • Mescolare insieme la farina, il lievito e lo zucchero in una ciotola. Aggiungi il burro tagliato a tocchetti e lavora con la punta delle dita fino a ottenere un composto sabbioso.
  • Fai la fontana centrale e versa il buttermilk, mescola leggermente fino a formare un impasto grossolano ma abbastanza compatto. Sposta l'impasto su una spianatoia leggermente infarinata, compattalo velocemente se necessario, stendilo a uno spessore di 2,5 cm, quindi ricava dei dischi con il tagliapasta. Raccogli i ritagli, impastali velocemente e ricava altri dischi.
  • Sposta i dischi su una teglia, distanziati l'un l'altro, e cuoce per 12-15 minuti fino a quando non saranno lievitati e leggermente dorati.
  • Lascia raffreddare gli scone su una gratella e servi con clotted cream e confettura rossa.

Note

*Il buttermilk lo puoi acquistare nei supermercati più grandi, ma se proprio non lo trovi, sostituiscilo con lo yogurt bianco da bere intero.
**Evita di impastare troppo l’impasto, lascialo grossolano, il rischio è di avere scone duri e troppo compatti. 
***Gli scone sono buoni quando tiepidi e vanno preparati poco prima di essere serviti. Se ti avanzano puoi conservarli in una scatola di latta per un paio di giorni. Puoi congelarli prima di cuocerli oppure appena freddi.

Buttermilk: cos’è e come sostituirlo

L’ingrediente “nuovo”, protagonista di questa ricetta degli scone inglesi, è il buttermilk, latticello in italiano, una bevanda fermentata simile in consistenza allo yogurt da bere, molto utilizzata nella cucina nord europea, araba, americana e indiana.

Leggendo in giro ho capito che vi è una gran confusione riguardo quest’ingrediente. Il buttermilk è tradizionalmente il liquido (lattiginoso, non trasparente come spesso si tende a credere) di “esubero” del processo di scissione del burro dalla panna fermentata, chiamato burro da affioramento. Oggi giorno però sempre più spesso, soprattutto in nord Europa e in America, il burro viene per lo più ricavato mediante il processo di centrifuga direttamente dal latte fresco, senza aggiunta di fermenti, ne consegue che il buttermilk (e da qui secondo me nasce la confusione) va ottenuto come prodotto a se stante. In pratica aggiungendo i fermenti al latte non pastorizzato, esattamente come per lo yogurt.

La differenza sostanziale tra buttermilk e yogurt sta nei fermenti adoperati per la produzione e quindi nel gusto, il primo più intenso e più acido del secondo. Il vantaggio dell’utilizzo del buttermilk nei dolci lievitati è che acidifica l’agente lievitante, sia esso bicarbonato di sodio o lievito chimico, aumentando la produzione di anidride carbonica e quindi l’effetto lievitante.

Lo puoi acquistare nei supermercati più grandi, ma se proprio non lo trovi evita di fare il piccolo chimico, sostituiscilo con lo yogurt bianco intero.

La clotted cream

Voglio spendere qualche parola sulla clotted cream, la caratteristica crema che accompagna gli scone inglesi. Letteralmente panna rappresa, chiamata anche Cornish cream, è una densa panna ottenuta dal latte non pastorizzato originaria della Cornovaglia. Si ottiene scaldando il latte e lasciandolo poi raffreddare lentamente, durante il processo la panna sale in superficie e si rapprende formando dei grumi, appunto i clots in inglese.

È facilmente reperibile sia nei supermercati più forniti che online, ma se proprio non riesci a trovarla non sostituirla con la normale panna montata, ma piuttosto con del mascarpone di buona qualità.

Afternoon tea tra storia e curiosità

Pare che la tradizione del tè delle cinque risalga al 1800. Si narrà che la Duchessa di Bedford, amica stretta della Regina Vittoria, per placare la fame nell’attesa della cena, cominciò a chiedere sempre più spesso nel tardo pomeriggio uno spuntino, composto per lo più di tè e biscotti. Ben presto inizio a invitare amici e conoscenti a unirsi a lei, trasformando questo momento in un evento mondano. In realtà,  esistono diverse testimonianze storiche del fatto che il tè del pomeriggio fosse un’abitudine diffusa già  prima. A ogni modo, è da ammettere che la Duchessa ha fatto sì che questo momento si trasformasse in un’istituzione nazionale, dapprima per ricchi aristocratici, successivamente estesa a tutte le classi sociali.

Il tè delle 5 non è alle 17:00! E lo so, è stato un bel colpo anche per la sottoscritta quando la prima volta in Inghilterra ho scoperto questa cosa. 😉 Le tea room nei piccoli centri, tradizionali e indipendenti, chiudono presto, come del resto tutte le attività: alle 6 del pomeriggio in Inghilterra è ora di cena. Certo, un caso a parte è Londra, una grande città, dove ritmi e orari sono leggermente diversi. In inglese infatti si parla semplicemente di afternoon tea, e non si menziona in nessun caso l’orario.

Gli scone inglesi non si tagliano mai con il coltello, ma si spezzano con le mani. Lo sapevi? Se si dividono bene a metà senza rompersi significa che sono stati fatti a regola d’arte.

Sapevi che per mescolare il latte nel tè il cucchiaino non va girato nella tazza? Semplicemente va spostato in avanti e indietro per qualche secondo.

Ricetta originale degli scone inglesi

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Buona continuazione di giornata e buona settimana. Alla prossima ricetta.

2 commenti

  • Roberta

    5 stars
    Mi piace come hai descritto il buttermilk che non conoscevo! Ho gia’ provato a fare i muffin allo yogurt ed erano sofficissimi, poi l’ho utilizzato per fare i bagel ora penso che faro’ questi! Mi ispirano troppo, grazie Valentina!

    • Valentina

      Grazie a te per la visita. Prova sia muffin che bagel anche con il latticello, saranno ancora più soffici e meglio lievitati. 😉

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