
Confettura fragole e rabarbaro: la primavera in barattolo
La mia confettura fragole e rabarbaro nasce dalla necessità di conservare i profumi e i colori della primavera per averli a disposizione nei periodi di grigio e freddo qui ad Amburgo. Proprio come lo scorso anno avevo fatto preparando la confettura di fragole alla vaniglia. Preparala è semplicissimo, basta solo qualche piccola accorgimento.
Adoro il rabarbaro, il suo sapore leggermente aspro si sposa alla perfezione con le fragole, anzi ti dirò, secondo me insieme hanno la capacità di migliorarsi a vicenda. Ora ti lascio alla ricetta, ma in basso ti scrivo qualcosa in più su questo simpatico sconosciuto, almeno per noi in Italia.
Ma ora basta chiacchiere, allaccia il grembiule, partiamo! 😉

Confettura fragole e rabarbaro, ingredienti e preparazione
Confettura di fragole e rabarbaro
Utensili
- 2 vasetti in vetro con coperchio
Ingredienti
- 400 g di fragole mature
- 200 g di rabarbaro
- 300 g di zucchero semolato
- 1 limone non trattato
Procedimento
- Lava le fragole, adagiale su un canovaccio pulito e asciugale tamponandole delicatamente. Lava anche le coste di rabarbaro ed elimina gli eventuali filamenti.
- Taglia a pezzetti entrambi e mettili in una pentola capiente.
- Aggiungi lo zucchero, la scorza grattugiata e il succo del limone.
- Accendi il fuoco, fiamma bassa, e fai andare per una trentina di minuti, mescola di tanto in tanto per evitare che la confettura si attacchi.
- Nel frattempo sterilizza i vasetti in vetro e asciugali accuratamente.
- Trascorso il tempo di cottura e quando la confettura ti appare abbastanza densa (ti consiglio di fare la prova del piattino leggi le note), togli dal fuoco e versala nei barattoli, chiudi immediatamente, gira il barattolo a testa in giù e lasciali raffreddare prima di riporli.
Come ottenere una confettura fragole e rabarbaro perfetta: note e accorgimenti
Valuta la consistenza della confettura con la prova del piattino. Metti un cucchiaio di composto caldo su un piatto, inclinalo leggermente e valuta: la confettura non deve scivolare subito via, ma muoversi lentamente. Se desideri una confettura liscia e cremosa puoi frullare il composto, con un minipimer a immersione, verso metà cottura. Io non lo faccio quasi mai, ma ti assicuro che in questo caso non è necessario. In ogni caso, ricorda che la confettura frullata potrebbe chiedere tempi di cottura leggermente più lunghi.
Sterilizza accuratamente i barattoli facendoli bollire in abbondante acqua per una ventina di minuti, oppure mettendoli nel microonde leggermente umidi per 40 secondi. Lava per bene i tappi e per evitare problemi usane sempre di nuovi. Attenzione al botulino. In generale, nelle confetture il rischio botulino è bassissimo, l’alta concentrazione di zucchero rende l’ambiente non idoneo a questo maledetto batterio. E’ ovvio quindi che, per una buona conservazione e per evitare i rischi, la quantità di zucchero deve essere alta. Inoltre, è molto importante sterilizzare in modo corretto e attento gli strumenti di lavoro, i barattoli e i relativi coperchi. Se vuoi delle informazioni in più su questo argomento ti consiglio di leggere le linee guida redatte dall’ISS.
Con le dosi della ricetta si ottengono circa 400 ml, 2 piccoli vasetti, di confettura di fragole e rabarbaro.



Il rabarbaro, tutto quello che vuoi sapere su questo sconosciuto
Il rabarbaro è una pianta erbacea perenne originaria della Cina e molto diffusa nella cucina anglosassone e Nord Europea. E’ molto resistente ed è facilmente coltivabile sia in vaso (ne serve uno bello grande) che in terra.
Viene raccolto in primavera, da Aprile a Giugno. Sono mangiate le coste, quelle dal colore rosso più intenso sono più dolci e succose, utilizzate le radici a scopo terapeutico e scartate le foglie perché sembrerebbero essere tossiche. Una curiosità, al mercato un signore mi ha spiegato che qui viene raccolto fino al 24 Giugno, dopo questa data viene lasciato in terra in quanto l’aumento dell’acido ossalico in tutta la pianta lo rende totalmente tossico. Una volta raccolto (o acquistato) può essere conservato per qualche giorno in frigo, ma può essere anche congelato in pezzi o purea.
Il suo sapore, come ti dicevo su, è piuttosto aspro e intenso, si accosta bene a quello delle fragole, delle ciliegie, ma anche a quello degli asparagi e dei piselli. Si pulisce eliminando le foglie e, se necessario, i filamenti esterni (proprio come fosse un gambo di sedano) più fibrosi dei gambi.
In cucina viene adoperato per preparare dolci, confetture, liquori, chutney e torte salate. Vuoi qualche altra ricetta con il rabarbaro? Allora, clicca qui!
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Buona continuazione di giornata e buona settimana. Alla prossima ricetta.


